Il luogo della finale della C1 e della C3 è ormai conosciuto. E’ lo Stadio Atatürk di Istanbul in Turchia, che è stato scelto come scena finale della prestigiosa competizione europea e può contare più di 75 000 spettatori. Invece l’ Europa League si svolgerà a Gdansk, in Polonia.
Si precisa che la finale della Champions League 2018/2019 si terrà a Madrid, presso la Wanda Metropolitano, mentre la finale dell’Europa League si terrà a Baku, in Azerbaigian.
Nel corso di un’intervista rilasciata al media brasiliano Globoesporte, Valdo è ritornato sul tema del rinnovamento del club con l’arrivo del Qatar, come pure sulle sue ambizioni a livello europeo. E secondo lui, benché il PSG abbia una fama da gigante, non è, al momento, in condizioni di poter competere con i giganti già sul campo:
La gente potrebbe fraintendermi, ma anche nel caso in cui il PSG possa vincere una Champions League, questo non cambierà nulla. Dovrà vincerla due, tre, quattro volte affinché la sua maglia possa cominciare a pesare. Quando si verifica il momento del sorteggio, se dovesse capitargli la Juve, gli dispiace. Stessa cosa se dovesse capitare il Barcellona. Quei club hanno una storia. Il PSG non ha una storia in seno alla Champions League. Quando Marcelo segna il suo gol all’andata e fa vedere lo scudetto del Real Madrid, questo significa molto. Da quelle parti, la storia conta.
Benché il PSG fosse stato fra i favoriti alla vittoria finale di quest’anno, dopo uno dei momenti di calciomercato più pazzi della storia (Neymar, Dani Alvers…), i Rossoblu hanno di nuovo fallito e hanno perso gli ottavi di finale contro un Real Madrid grandioso. Nulla, tuttavia, riesce a sorprendere Valdo:
Quando il PSG ha preso Neymar e Dani Alves, ha pensato che avrebbe vinto, ma non basta. Gli squali sono sempre presenti. Parigi è l’ultimo arrivato, il più recente. Credo che ci sarà bisogno ancora di tre, quattro, cinque anni. Si trova sulla buona strada ma ci vorrà del tempo. Questa ossessione nel vincere la Champions League danneggia molto il PSG. Non è così che funziona. Neymar non basta. Si possono chiamare Neymar e Messi… Il grande problema, secondo me, è all’interno, investe il calcio francese stesso. Il livello non è così buono come lo era con Platini, Zidane.
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